Ruvido come
Ruvido come roccia
questo ricordo che sbriciola
il mio nascondermi dietro
fili d’erba che odorano di ieri.
Siedo e inseguo la tregua.
Cadano i giuramenti, s’inchinino
le vane promesse: non sono io
quella roccia che taglia e incide.
E l’orgoglio ferito torna a parlare.
Non è più il tempo del raccogliere il niente.
Il paniere è deserto.
Commenti
Posta un commento