25 APRILE: LIBERI TUTTI !

Certo che come blogger sono davvero farlocca!
Da una quotidiana scrittura estiva sono via via passata a postare settimanalmente, poi mensilmente e poi ...quando capita.

Non che nel frattempo non abbia fatto cose, visto gente o letto libri. Tanti sono quelli sui quali ho pensato di soffermarami, poi tutto è sfumato in un continuo rimandare di giorno in giorno.

Mi riprometto di farne un sunto tra un po', tra qualche giorno.

Il 25aprile però non poteva mancare.

Noi abbiamo iniziato le celebrazioni a partire dal 20, a dire il vero. Anche quest'anno abbiamo avuto ospite presso la nostra scuola Adelmo Cervi. Sempre una grande emozione sentirlo racconatre della sua famiglia e del dopo la strage, quando, passatemi l'espressione brutale, a "riflettori spenti" è stato necessario mettere da parte persino il dolore per un lutto così profondo per poter ricostruuire dalle fondamenta ciò che i fascisti avevano distrutto col fuoco e col piombo.

Ciò che però maggiormante mi colpisce di Adelmo è l'energia che ancora mette, a quasi 74 anni, nel ribadire che no, la lotta non è per nulla conclusa.

E come dargli torto. Troppi sono ancora gli episodi di fanatici ignoranti che a braccio teso inneggiano al fascismo.
Troppi sono ancora i casi di mancata applicazione della Costituzione italiana: lavoro che non c'è, scuola che viene tagliuzzata come una brandello di stoffa.
Troppe ancora le sperequazioni tra i pochi che hanno molto, troppo, e i molti, troppi che, spesso, campano, più che vivere.

Mi chiedo, talvolta, cosa direbbero, vedendo tutto ciò,coloro che, nel nome della giustizia e della democrazia, hanno dato la vita,
Ne sarebbero delusi? Temo.

Soprattutto dallo scarso monitoraggio che della libertà s'è fatto fino ad oggi.

La democrazia non è semplice da applicare, mantenere e sostenere: occorre la responsabilità di tutti e non è poca cosa.

Qualcuno diceva che "Libertà è partecipazione". Sì, giusto, e per partecipare occorre metterci la faccia e rimboccarsi le maniche.

So bene che non sempre è possibile farsi parte attiva; parlo proprio io che non riesco neppure a gestire con costanza un miserrimo blog.

Solo che quando partecipo a manifestazioni come quella del 20 aprile, presso la mia scuola, o come il ritrovo di sabato 22 davanti alla biblioteca di Baggio, un bicchiere di vino rosso e la musica ad unire, o come è accaduto questa mattina, al cimitero Maggiore, dove ci si è radunati per portare un fiore ai tanti partigiani lì sepolti... Mi sento strana, quasi felice, perchè mi pare di aver vinto strane sensazioni che non riesco a dire con  parole mie; allora ne rubo alcune tratte da "Conversazione in Sicilia" di Vittorini.
Io ero, quell'inverno, in preda ad astratti furori ... Questo era il terribile: la quiete nella non speranza. Credere il genere umano perduto e non avere febbre di fare qualcosa.

Buon 25 aprile

 

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