Cara la mia me

Cara la mia me,
 troppo tempo è trascorso dall'ultima volta in cui ti sei scritta.
E' ora di fermarsi un poco, rallentare ritmo e respiro, voltarsi e concedersi il tempo di una tazza fumante di tè, giusto, quello, per mettere insieme i passi del tuo percorso.

E' ormai ora di girare la clessidra, anche se, ammettilo, in fondo, neppure poi tanto, ti senti sempre aitante come la ragazza che ti guarda dalla foto appesa in camera, lo sguardo perso verso un futuro tutto da costruire, le luci soffuse di un locale fumoso a proteggere i suoi sogni.

Il viso, una pagina bianca ancora tutta da scrivere.

Il corpo, un mondo in esplorazione, pieno di una voglia di dare e avere, che ancora ti accompagna, ma con un'energia che da un po' manca.

Sei tu, ti riconosci, eppure non sei più la stessa. La pagina del tuo volto è stata miniata da mille sorrisi e mille pianti.

Il corpo ha esplorato la magia dell'eternità di un piacere racchiuso in un attimo.

Quel corpo che tiravi all'eccesso sottraendogli sonno, cibo pur di rubare alle luci del mattino ancora qualche brandello di notte.

Le serate infinite ora hanno una fine: gli occhi si fanno pesanti e il vino il giorno dopo ti chiede il conto, serrandoti lo stomaco in una morsa e bussando alla tua testa.

Sono finite le lunghe danze. Ora le tue membra cigolano come le cerniere di una porta mal oliata.

Lo scorso anno è stata dura, lo sappiamo bene tu ed io: ritrovarsi fermi a fare i conti con una schiena che chiedeva riposo e una voglia sfrenata di continuare a correre.

E poi le braccia e le gambe.

Stai cambiando, sei già cambiata. Il tuo ventre non è più quello piatto che sfoggiavi con spavalderia in quella foto a colori scattata da Lucia, il piercing a catturare il focus dell'obiettivo.

Dentro lo so, lo so bene, ti senti ancora lei, ma sai bene che è l'effetto tempo, che come un prisma crea, disfa forme in movimento.

Ecco, allora, ormai la nostra tazza di tè è terminata.

Ora alzati, respira, torna a guardare avanti e amati e coccolati per la donna che sei diventata e che diventerai.

La clessidra non mente e tu non hai mai amato le bugie.

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