MONOLOGO CON UN NODO ALLA GOLA IN UNA GIORNATA DI SOLE

"È uno di quei giorni che
Ti prende la malinconia
Che fino a sera non ti lascia più"

Cantava la Vanoni con la sua inconfondibile voce.

Io invece me la canto e me la scrivo.

C'è il sole e io ho un bel groppo in gola che non vuole andarsene.
Sai come quando ti viene da piangere per un niente che a te sembra invece una gigantesca montagna da scalare?

E questa sera non ho neppure teatro! Il mio antidepressivo collettivo. Arrivi che strisci per terra, non avresti neppure voglia di andare, e poi, magicamente, ti ritrovi, proprio ritrovi te stessa e la tua allegria. Sei tu, sei il personaggi che insceni, sei un sogno, sei la follia, sei mille e sei uno, ma sei, fino in fondo.

Questa sera niente! L'unico palcoscenico è la mia casa e qui ... la vedo più dura

Hai presente?

E questo sole poi ... che invita ad uscire e io che vorrei andare in un qualunque posto capace di scaldarmi dentro e cacciare questa nebbiolina che non mi permette di vedere.

La sensazione di essere arrivati in una terra conosciuta per poi accorgersi di non essere mai partiti.

I piedi poggiati a terra, fermi e pesanti che ti tengono lì, ancorata a quel grammo di malinconia.

Mi viene in mente lo shampoo di Gaber ...
non trovo via d'uscita e allora mi butto in doccia e mi faccio ... UNO SHAMPOO

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