Il banco delle rime
Gentile signora,
di arrecare disturbo
proprio non voglio.
Se ha però tempo
e cortesia le
illustrerò una
vera ghiottoneria.
La proposta è allettante
lei mi ascolti un istante.
Per tre strofe in rima
sciolta
da inserire in raccolta,
val la pena non indugi,
le chiediamo poco o niente,
quattro dita e forse un dente.
Se la cosa non l'elletta
con due etti fetta a fetta
una silloge le offrimo:
meglio il didietro che non
l'intera mano.
Non faccia l'offesa, suvvia,
cosa sarà mai vendere poesia.
C'è mercato per tutto
prosa, teatro, prosciutto.
Quindi dolce scribacchina,
non se ne abbia a dolersi
se la mia proposta le risulta meschina.
E' il mercato delle velleità
che chiede poco:
meno sdegno e più vanità-
di arrecare disturbo
proprio non voglio.
Se ha però tempo
e cortesia le
illustrerò una
vera ghiottoneria.
La proposta è allettante
lei mi ascolti un istante.
Per tre strofe in rima
sciolta
da inserire in raccolta,
val la pena non indugi,
le chiediamo poco o niente,
quattro dita e forse un dente.
Se la cosa non l'elletta
con due etti fetta a fetta
una silloge le offrimo:
meglio il didietro che non
l'intera mano.
Non faccia l'offesa, suvvia,
cosa sarà mai vendere poesia.
C'è mercato per tutto
prosa, teatro, prosciutto.
Quindi dolce scribacchina,
non se ne abbia a dolersi
se la mia proposta le risulta meschina.
E' il mercato delle velleità
che chiede poco:
meno sdegno e più vanità-
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