PENSIERI ALLA RINFUSA

Avete presente quei giorni in cui mille pensieri si affastellano nel vostro cervello e premono e premono e premono al punto da non darvi modo di avere un po' di quiete?

Un po' come quando ci si trova a dover mettere in ordine casa e non si sa da dove cominciare, tale è la confusione.

Ecco, io, più o meno, mi sento così.

Ho accumulato un pensiero via l'altro senza dar loro la possibilità di trovare il proprio spazio consono alla loro importanza e dimensione e ora tutti spingono e si fanno avanti per avere la precedenza nel essere sistemati.

Amicizia, rispetto, salute, stanchezza, voglia di rannicchiarsi davanti al mio camino, bisogno di leccarsi le ferite, bisogno di sentirsi coccolati e non essere quella che va a coccolare.

Sì, perchè non sempre uno riesce a essere a mille, neppure se ci si mette d'impegno!

Poi se alle spalle c'è l'educazione Riatti-Antoci della serie "Prima di tutto il dovere", diventa anche complicato ritagliarsi il proprio spaziettino o mettere dei paletti.

Allora si va avanti: testa bassa denti stretti e, possibilmente sorriso.

Giunge però il momenti in cui il tuo fisico ti chiama e ti dice:"Senti, tu fa' un po ciò che vuoi, io mi fermo".

E lì sono dolori, vero vero.

E tu ti dici che a questo giro, dopo la pausa forzata dello scorso anno, col cavolo che ripeti lo stesso errore.

Allora eccomi qui alla tastiera a iniziare a delineare un bel percorso benessere.

Prima di tutto cercare di sgravare schiena, spalle e collo, se non dalle patologie, almeno dalle tensioni accumulate, magari gridando un bel "FANCULO" a chi ci fa irrigidire come un merluzzo surgelato.

A quelli che non ascoltano, a quelli che dicono di ascoltarti e poi sovrappongono alla tua volce il loro monologo.

A quelli che ti considerano meno di niente e smaccatamente te lo dimostrano con gesti assai eloquenti.

A quelli che, scusa se ti disturbno, ho bisogno di parlarti e ti dicono, con perifrasi non molto poetiche, arrangiati e non scassare perchè io ho problemi più grossi dei tuoi.

A chi, ma che bella amica sei, ma se non sei tu a farti viva ... silenzio!

Alla vicina di casa che rompe per il posto auto e..."Scusa la puoi spostare un po' più in là , ancora un po' ancora un po'..." e poi tu ti ritrovi a fianco a fianco con auto di tuo marito che, giustamente, si lamenta perchè tu hai incollato la tua vettura alla sua e come cavolo  fa ad uscire!

Alle montature degli anelli fatti da cani e tu perdi il microdiamantino regalo di nozze del tuo consorte.

Al giorno che dura solo 24 ore, mentre io ne vorrei di più per vedere i miei AMICI, quelli ai quali telefono poco pochissimo perchè c'è sempre qualcosa che si interpone tra me e loro, ma, nonostante ciò, ti chiamano, sapendo bene che i tuoi silenzi equivalgono a ... "qualcosa non va".

E allora, quando ti senti che la pila sta per scaricarsi ecco comparire un messaggio di Lucia che propone un aperitivo ricostituente, o la telefonatra di Noris, o l'invito di Francesa che, pur presa fino al collo, ti invita a cena da lei.

Ecco, non sto ancora bene, ma ho iniziato a buttare un po' di scorie e a fare ordine.




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