HO GUARDATO IL MONDO DA UNA PANCHINA
Ho guardato il mondo da una panchina.
E' piccolo e tutto uguale.
Qui dove io sto non manca nulla.
Stabile nel mio equilibrio mobile
dondolo tra realtà e sogno.
Mi appisolo, la testa dondola
in una vertigine di giostra:
risate strappate alla noia
musiche che chiamano posti sempre troppo lontani.
Viaggio tra una sosta di ricordi e una
ripartenza di rimpianti.
Una panchina è tutto quanto
voglio avere.
E la testa pesante trova
rifugio sul mio omero stanco.
Un cappello sulle ventitrè
a scandire l'unico tempo che so.
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