Una donna da mescita

No, proprio non ci riesco. Mi impegno, mi sforzo, insomma, ci metto del mio, ma alla fine la mia vera natura di donna stropicciata viene sempre fuori.
E hai voglia di truccarti, vestirti, pettinarti stirarti a modino: il risultato è sempre quello.

Avete presente quando acquistate un capo in lino che, prima di indossare, passate per le armi col ferro a vapore e poi, una volta messo, prestate attenzione a come è dove sedervi per non vanificare i vostri sforzi e poi alla fine, niente, pieghe ovunque?
Io sono così.

Ad aggravare la situazione, d'estate sudo, tanto, tantissimo, nonostante i miei 50 kg.
Sottolineo il peso per risponde ai tanti che ancora vivono nella convinzione che le magre non sudino. Sbagliato! A volte evaporano!

A poco a poco la maglia inizia ad assumere strane decorazioni zoomorfe: chiazze di dimensioni enormi sparse su tutta la superficie deel tessuto.

E non venitemi a dire che tutti sudano, perché anche questa affermazione può essere facilmente confutabile.

Io so, perché conosco, che ci sono persone che come escono al mattino di casa, così vi rientrano alla sera, anche a 40 gradi centigradi e 70% di tasso di umidità. E bevendo pure.

Non una goccia ad imperlare il viso, non un capello fuori posto, nessuna sbavatura del trucco, neppure il classico luccichio del fondotinta a contatto con la pelle surriscaldata.

Niente di niente! Neppure i piedi gonfi pur indossando scarpe tacco 10.

Io neppure ci provo a metter i tacchi, e non pretendo tanto, ma almeno evitare di sembrare un panda, con tutto il mascara sparso per il viso, questo sì. Invece ...

Invece io, più che una donna da copertina, sono una da osteria.

Questa mattina sono andata a fare la spesa e, come tutte le estati, una delle tappe e'stata l'enoteca dove acquistiamo il vino.
Pur essendo le 11:00, il locale era piuttosto pieno.

Rubicondi signori che scolavano bicchieri di profumatissimo rosso toscano: ventri prominenti e occhio lucido da "Questo non è certo il primo che mi bevo".

Allegri e sereni se la ridevano ed erano in vena di attaccare bottone.

Così, tra un assaggio e l'altro mi sono trovata coinvolta in improbabili conversazioni sul niente e ... Ci  stavo bene!

Non stonavo affatto col dipinto.

Ognuno ha ciò che si merita in fondo. C'è chi è da pagina patinata e chi è da mescita.

Io?

La seconda che ho detto.

Prosit!

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