IL SENSO DEL DOLORE

Marzo 1931. In una Napoli sferzata da un vento gelido e freddo, che non sembra preannunciare nessuna primavera, viene assassinato, all'interno del suo camerino, il grande tenore Arnaldo Vezzi, stella della lirica italiana.

Così ha inizio il primo dei romanzi che vedono come protagonista Alfredo Luigi Ricciardi, commissario di pubblica sicurezza.

Insieme a lui ecco comparire sulla scena anche tutti gli altri personaggi che faranno compagnia al lettore nel corso degli altri romanzi: Majone, la tata Rosa, la bella Livia, vedova Vezzi,  la dolce Enrica e, soprattutto, il Fatto.

Alla base del delitto le due grandi compagne che smuovono le viscere degli uomini: l'amore e la fame.

Poetico, commuovente e vero come De Giovanni sa essere.

Lo ammetto, a me particolarmente caro perché impreziosito dalla dedica dell'autore che ha saputo solleticare, con le sue parole, quella civetteria femminile che, spesso, nego di avere.

E' stato davvero emozionante l'incontro con l'autore: uomo dalla  garbata ironia dal profumo partenopeo.





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