Riflessioni di fine estate

31 agosto.
Dopo tre giorni a Milano, imbottata, triste, completamente asociale, sono tornata tra i monti!
Le caprette però non mi hanno fatto ciao, anche perché qui non c'è quasi più nessuno.

Finestre e porte chiuse, giardini spogliati di ombrelloni e tavolini, strade deserte.

C'è talmente tanto silenzio che persino il passaggio della corriera, due volte al giorno, riesce a creare rumore e ad infastidire.

E mi piace, tanto, troppo direi, vista la reazione del micro rientro nella grande città.

Ero così giù di corda che Alessi, per tentare un recupero repentino, mi ha portato al Libraccio sui Navigli.

Devo dire che l'acquisto di quattro romanzi a 10 euro qualcosa ha sortito, per il resto ...

Dopo un triste aperitivo pseudo chic, tra tramezzini ricoperti di salsine, orecchiette di plastica condite con una specie di sugo (ah, mio gnocco fritto!), un'incursione di circa un'ora in libreria, abbiamo ripreso a passeggiare e a quel punto mi sono rifatta gli occhi.

In particolare ha attirato la mia attenzione una fanciulla con un abito rosso fragola dal vago sapore antico Roma con uno spacco inguinale. Peccato che ai piedi avesse sandali appunto alla romana che cingevano i polpacci con una fitta rete di lacci che più che rimandare alle antiche matrone, ricordavano i cotechini stretti nella loro reticella.

A parte l'inevitabile nostalgia per la salumeria Boni, paradiso di prosciutti, salami, culatelli ... Non ho potuto fare a meno di riflettere sulla percezione che ciascuno di noi ha di se stesso.

Mi sono chiesta: ma se sei alta un metro e una caciotta e hai due gambe modello zamponi, e' proprio il caso di indossare talune calzature?

Come se io, dall'alto della mia taglia di reggiseno che dalla seconda e' retrocessa alla retromarcia, decidessi di mettermi una maglia con scollatura a incroci mozzafiato !!

Ma sai che depressione !

Comunque adesso che sono di nuovo qui in questo silenzio assoluto, posso tollerare anche zamponi e cotechini.

Domani avrò modo di godere gli ultimi frammenti di vacanza e di piangere sull'ultimo pezzo di gnocco fritto!

Poi tutti a casa: figlia, marito, mamma ... e anche colesterolo !



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