E' tutto così surreale

E' tutto così surreale.

Non vedersi, non abbracciarsi. Non cenare con gli amici. Non vedere gli alunni in volto.

Temere l'alterità, quando abbiamo più bisogno di stare con gli altri.

Ieri sera ho incontrato un'amica, Silvia, compagna di teatro. E' stato bello e allo stetto tempo strano vedersi in un contesto che non è il nostro, dove non c'è limite alla corporeità, dove la fisicità è cercata e non evitata.

Mi sento sospesa o forse a metà.

Non riesco a scrivere. No, non è corretto: mi sento gravida di un qualcosa a me estraneo, lonatno dal mio modo di vivere.

Già, perchè il mio modo di vivere è lontano.

Spesso mi sveglio nel cuore della notte, complici anche le vampate di calore. Guardo la sveglia e il tempo che scorre mi pare assurdo. Si muovono le lancette più velocemente dei miei pensieri.

Parlarsi solo al telefono o in videochiamata ... presto stanca. Non ha odori, è senza corpo. Solo una voce.

 E senza corpo io non so se esisto.

Anche il cibo mi sembra meno buono, oppure un rifugio dalla noia.

Non so neppure dire se sono triste o preoccupata, perchè manca il pre e, soprattutto, il post.

Sono neutra. Grigia.

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