Lettera ai tanti che amo
Mai come adesso colgo la fortuna che mia ha sfiorato.
Accanto a me una rara ricchezza:i volti delle persone che rendono unica la mia vita.
A volte ci sono stati screzi, liti furibonde, incomprensioni che hanno portato alla rottura. Non mi pento di questi inciampi, fanno parte della vita.
So solo che, se sono quella che sono, in buona parte lo devo ai meraviglioso incontri avuti nei miei 49 anni: famiglia, amici, alunni, genitpri di alunni, persone incrociate sul vagone di un treno che mi hanno regalato un sorriso, una parola su cui riflettere.
Adesso che tutto è sospeso non riesco neppure a partorire un testo coerente e coeso, solo brandelli di frasi che emergono come stelle marine sul pelo dell'acqua.
La paura mette barriere al pensiero.
Come in ogni lettera che si rispetti ...
Cara amica, caro amico
mi manchi e non vedo l'ora di rivederti presto per poterti dire tutto ciò che in giorni, mesi, anni non sono stata capace di dirti, rischiando persino di essere ridicola.
Ho dato per scontata la nostra amicizia, il nostro volerci bene e anche le nostre incomprensioni, procrastinando a data da destinarsi il chiarimento.
Bene, non m'interessano più i confronti e le dispute, voglio solo continuare il mio cammino con te, ripartendo da ora, condonando i nostri sbagli passati.
Mi sento fragile come non mai e ho paura di aver perso tempo in inutili fughe da me stessa.
Non so se sarò in grado di migliorare, perchè nel momento del bisogno tanti sono i propositi, che poi vengono puntualmente accantonati in cantina, oggetti ingombranti e di troppo.
So però che senza di te la mia vita è meno bella, anche se continueremo a cozzare, a pensarla diversamente.
Mi riprometto, e questo so che lo manterrò, di non lasciarti andare, neppure quando mi negherai la parola e il saluto. Voglio che tu ci sia e voglio esserci io, con tutte le mie mille debolezze e le mie contraddizioni.
Stiamoci vicini, che non sono le mura di una casa a fermare i sentimenti, è i silenzio.
Martina
Accanto a me una rara ricchezza:i volti delle persone che rendono unica la mia vita.
A volte ci sono stati screzi, liti furibonde, incomprensioni che hanno portato alla rottura. Non mi pento di questi inciampi, fanno parte della vita.
So solo che, se sono quella che sono, in buona parte lo devo ai meraviglioso incontri avuti nei miei 49 anni: famiglia, amici, alunni, genitpri di alunni, persone incrociate sul vagone di un treno che mi hanno regalato un sorriso, una parola su cui riflettere.
Adesso che tutto è sospeso non riesco neppure a partorire un testo coerente e coeso, solo brandelli di frasi che emergono come stelle marine sul pelo dell'acqua.
La paura mette barriere al pensiero.
Come in ogni lettera che si rispetti ...
Cara amica, caro amico
mi manchi e non vedo l'ora di rivederti presto per poterti dire tutto ciò che in giorni, mesi, anni non sono stata capace di dirti, rischiando persino di essere ridicola.
Ho dato per scontata la nostra amicizia, il nostro volerci bene e anche le nostre incomprensioni, procrastinando a data da destinarsi il chiarimento.
Bene, non m'interessano più i confronti e le dispute, voglio solo continuare il mio cammino con te, ripartendo da ora, condonando i nostri sbagli passati.
Mi sento fragile come non mai e ho paura di aver perso tempo in inutili fughe da me stessa.
Non so se sarò in grado di migliorare, perchè nel momento del bisogno tanti sono i propositi, che poi vengono puntualmente accantonati in cantina, oggetti ingombranti e di troppo.
So però che senza di te la mia vita è meno bella, anche se continueremo a cozzare, a pensarla diversamente.
Mi riprometto, e questo so che lo manterrò, di non lasciarti andare, neppure quando mi negherai la parola e il saluto. Voglio che tu ci sia e voglio esserci io, con tutte le mie mille debolezze e le mie contraddizioni.
Stiamoci vicini, che non sono le mura di una casa a fermare i sentimenti, è i silenzio.
Martina
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