Fabio Stassi
COME UN RESPIRO INTERROTTO
Soledad e’ figlia e nipote di una famiglia del mondo: nonna Lupe, col suo accento argentino e la sua strana parlata, nonna Antonina e i suoi piatti che sanno di Sicilia, lo zio Pepe, lo zio zappatero, che dietro i suoi silenzi e i suoi esilii in cucina, racconta, col ritmo del martello sulla suola, le voci delle memorie familiari.
Una storia che si snoda dalla metà degli anni Settanta fino ai giorni nostri, raccontata da differenti punti di vista. Un romanzo corale costruito intorno alla figura di Sole, che a volte narra ed altre e’ oggetto della narrazione.
Prima bambina e poi donna, Sole diventa il fulcro intorno al quale si avvicendano i giorni e gli anni, crocevia di incontri e silenzi.
La sua voce magnetica attrae a se’ familiari, amici, musicisti in un carosello di situazioni ed emozioni.
 Un romanzo che l’autore sussurra all’orecchio del suo lettore, con la delicatezza e il rischio di un segreto da custodire.
Una storia che vale la pena leggere, in cui la malinconia diventa una ninnananna in cui cullare ricordi, treni mai presi, canzoni mai cantate.

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