UN ALTRO ANNO ... SCOLASTICO E' ANDATO

Chi di prfessione insegna lo sa: l'anno ha fine a giugno, quando gli alunni escono urlando di gioia da scuola. In realtà, a differenza di quanto afferma la vulgata, gli insegnanti urlano pure loro, ma non per un eccesso di gaudio, semmai si tratta più di un urlo munchiano, di smarrita disperazione.

Scrutini interminabili ormai ridotti alla declamazione di metà delle lettere dell'alfabeto per stabilire quali e quante competenze l'alunno possegga. Poi la distribuzione delle pagelle ai genitori, altro mal di pancia!

E vallo a dire tu a mamma che il suo Luigino non è quel fanciullo in odor di santità che lei crede di custodire nella propria dimora, come una statuella nella propria teca.

Fallo capire tu che, magari, una spintarella per aiutare a far crescere Cicciobello male non farebbe, perchè, parliamoci chiaro, alla peggio noi docenti li teniemo 3 anni se tutto va bene, ma loro ... tutta la vita:praticamente un ergastolo.

Da ultimo gli esami: prima gli scritti, dove si ha la fortuna di leggere le meraviglie che le menti degli adolescenti riescono a partorire, poi gli orali.

E lì, se ci si mette pure l'afa, sono veri mal di pancia, coliche  quasi.

Ore ad ascolatre, in tanti "Meriggiare pallido e assorto", le vocine dei pargoli che, a differenza di quanto avveniva in classe o, peggio, durante l'intervallo, da roboanti si sono fatte flebili flebili, sussurri che a fatica raggiungono le orecchie di chi, dall'altra parte della barricata, si tende per cogliere l'elencazione delle meraviglie del creato e delle atrocità della storia che loro hanno sapientemente riversato in sei o sette slide di power point. Con tanto di sfondo e colonna sonora.

E tu sei li col sudore che ha intriso completamente i tuoi abiti, i pantaloni soprattutto, e vorresti alzarti per sgranchirti, ma la macchia che fa da sagoma al tuo didietro, modello incontinenza, rimpolpa il tuo pudore. E così resti seduto, mentre la macchia si allarga a dismisura fino a diventare una vera e propria pozza.

Nonostante ciò, la fine dell'anno scolastico è bella. Il riposo tanto agognato ti appare più a portata di mano, è vicino e a ricordarti che anche la tua estate si sta piano piano avvicinando, ci sono i ponfi che le zanzare ti hanno regalato mentre passeggiavi gustandoti il tuo galato serale.

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