CHI VA CHI VIENE

La mia famiglia ha un non so che di nomade: qualcuno arriva, un altro parte, un altro ancora ritorna.

Ma per tutti c'è un unico punto di ritrovo. La casa, ciascuno la propria, in un angolo di una borgata di una piccolissimo paese.

Questo microcosmo si chiama "I Tagli". Nonostante i 47 anni che mi vedono imprimere le mie orme su questi sentieri, ancora non so l'origine di questo nome. So però che per tutti quelli del paese noi siamo "quelli dei Tagli".

Siamo tanti. Molti non ci sono più, altri si sono aggiunti nel cammino, uno è appena arrivato e ha subito colmato un vuoto che no sapevamo neppure di avere.

E' il piccolo Giovanni, Giova, Gio: decidete voi come preferite chiamarlo.

Una cosa è certa, però, è il bambino più bello del mondo. Giuro.

Ammetto di essere molto di parte, perchè sono decisamente innamorata di questo esserino di sette mesi.

Ha due occhi enormi di un colore grigio-azzurro, con ciglia lunghissime.

Lo sguardo è sempre attento ed è bellissimo quando ti squadra e ti studia prima di regalarti un sorriso capace di aprirti il cuore.

Da pochi giorni ha imparato a pronunciare "mamma". Non è una semplice lallazione, davvero è consapevole quando, con la sua vocina chiama la sua mamma.

Lui è l'ultimo di una serie di grandi gioie, iniziate con i maggiori: Chiara e Simone.

Ormai loro sono due ragazzi, belli e intelligenti, pieni di interessi e ... sempre in movimento.

Li vedo molto meno rispetto ad annni fa, quando bambini, trascorrevano quasi tutto il periodo estivo nei Tagli.

Ora viaggiano, Chiara a bordo della sua automobile, Simo a cavallo della sua moto, conquistata a suon di litigate.

Li vedo arrivare, ormai adulti, e sento sbocciare in me un sentimento forte: l'orgoglio di avere avuto il privilegio di partecipare alla loro formazione.

Quando li guardo, i miei nipoti, tutti quanti, sento che il tempo è passato e sta passando, ma è bello contare i propri segni sul volto e potersi specchiare in occhi giovani che hanno la forza e l'energia di chi vede davanti a sè un cammino di sfide.

Io ho una famiglia stupenda, frutto di genitori e zii e nonni unici al mondo, che hanno saputo trasmetterci un'eredità unica: la capacità di trasmettere amore

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