NUOVA ESTATE VECCHIE EMOZIONI

Poteva terminare in modo diverso il mio soggiorno in montagna??

NOOOOO!!!!

Tra sette giorni sarò di nuovo a Milano e già ho i crampi allo stomaco.

Succcede sempre così, non si scappa, inverno o estate, quando arriva il momento di fare le valigie, anzi, anche solo pensare di riempirle, parte la SAUDADE.

Inizio così una sorta di itinerario commemorativo di luoghi, atmosfere, persone.

Ieri sera abbiamo salutato il tramonto di questa vacanza con un aperitivo emiliano-libanese.

Non eravamo tutti, ma una buona parte della mia super big family.

Avevo pensato di preparare solo piatti della cucina libanese, naturalmente rivisitati alla maniera di Donnatinuzza, poi le mie origini hanno urlato forte forte e il richiamo del sangue ha avuto la mejo.

E allora vai anche di erbazzone, parmigiano, salame, pecorino!

Il mix è stato eccellente. Come sempre la mescolanza delle culture non tradisce.

Il piatto migliore, però, è stata la compagnia: la cuginanza.

Mancavano all'appello Simo, che sta sguazzzando nelle acque sicule e la famiglia Barbieri/Bargiacchi.

Il piccolo Giova è già rientrato in quei di Reggio Emilia per prepararsi ad un nuovo soggiorno marino.

Qui nei Tagli è il vuoto: non si sente più la sua vocina che chiama insistentemente "mamma mammamamma" e le canzoncine che per noi tutti sono diventate il vero tormentone dell'estate: "Veo veo", "L'elefante con le ghette".

A volte, soprattutto quando mi metto ai fornelli, mi scopro a cantarle. Allora, oltre a sentirmi scema, avverto un forte vuoto, perchè il mostriciattolo  ha portato una ventata di vita che neppure so spiegare.

Ne sono consapevole:  per sette giorni cercherò di ridurre le ore di sonno per godere fino all'ultimo milligrammo della mia casa, del bellissimo giardino, dei miei monti ...

Se poi penso che tra due settimane, esattamente come oggi, sarò già al lavoro, davvero mi viene l'ansia.

Chiedo scusa a quanti hanno già ripreso, ma come diceva la mia nonna "ognuno senta la sua".

Ho ancora mille cose da fare, mille libri da leggere, mille storie da raccontare, mille lividi e sbucciature da subire, mille vini da sorseggiare, mille sentieri da percorrere!

NONHOPROPRIOVOGLIADIRIENTRARE!!!!

Voglio il telecomando per mandare indietro la bobina del tempo al primo luglio, come quello che si usava con le VHS: il rumore della pellicola che si riavvolge, le immagini che scorrono velocemente sullo schermo ...

Desiderio stupido, lo so bene, ma sognare ad occhi aperti non ha grosse controindicazioni, non rischi neppure di cadere dal letto.

Penso anche a Nina, che qui tra i monti è tutto il giorno e buona parte della sera fuori, a cavallo della sua bici.

E' bella rosea, lo sguardo vivo e il sorriso sempre stampato sulle labbra, salvo quando le impongo di fare i compiti e di riordinare la sua stanza, invasa da un esplosione di giochi, indumenti, scarpe.

Pazienza, ce ne faremo una ragione!

Per ora vedo di bere fino all'ultima goccia il bicchiere della staffa.





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