BAGAGLI

E' arrivato.
Il momento tanto atteso è alle porte. tra una manciata di ore partirò alla volta dei mieie monti.

Eppure in questo preciso istante vorrei solo sdariarmi sul letto e schiacciare un dolce pisolino.

Odio la preparazione dei bagagli, che in realtà si limita a sole tre grandi incombenze: borsa medicinali (ogni anno più ricca e fantasiosa), borsa Nina, lavoro che richiede accurata predisposizione alla preveggenza: pioverà, sarà un'estate torrida, meglio felpa o maglione di lana ? E così, nel dubbio, l'armadio della creatura viene depredato: dalla canotta al pile. Per la serie "la prudenza non è mai troppa.

Quest'anno si è aggiunta anche la borsa mare, visto che si parte direttamente dalla montagna, e questa, lo ammetto, mi pone in uno stato d'ansia vagamente liquido.

Già, perchè devo sfrondare da ricordi e abitudini il riempire la sacca.

Da sola l'adempimento a questo compito consisteva in: sandali,ciabatte, n. parei, costumi, una maglietta, un pantalone corto e un golfino di cotone per la sera, vedi mai che tiri Maestrale. Noooo, gravissima  dimenticanza: metà dello spazio dello zaino era occupata da libri e poi libri e per ultimo libri.

La situazione non è di molto cambiata con l'avvento di Alessio.

Ora con Nina dobbiamo un poco più civilizzarci, ma ho fede nella nostra capacità di adattamento e so che potremo farcela.

Quando giunge il momento della partenza, però, un desiderio resta immutato: essere così ricca da partire con nessuna valigia, ma acquistare tutto sul posto, seguendo necessità e capricci.

Va bene, è un desiderio, lo so e però non me ne vergogno, anzi so  bene che molte altre persone nutrono lo stesso sogno.

Certo che a questo punto dell'anno ho davvero bisogno di un po' di ritiro in solitudine.

Gli ultimi giorni, no, siamo onesti, le ultime settimane sono state segnate da cene, aperitivi, bevute, chiecchiere, risate, saluti, arrivederci a settembre, no, però ci sentiamo, sì, facciamo magari ci si vede anche ...

So di certo però che quando poserò la borsa nella mia camera della montagna mi si sprigionerà immediatamente un bisogno totale di starmene rannicchiata nel mio cantuccio a leggere, scrivere e cucinare, magari sperimentando piatti nuovi o rivisitandone altri della tradizione emiliana poi somministrati, volenti o nolenti alle mie cavie peferite: a famigghia!

Sarà  difficile persino partire per il mare, perchè quando giungo nel mio nido, ogni anno è così, vengo fagocitata da un'irrefrenabile voglia di silenzio e solitudine, al punto che persino la spesa settimanale al paese più grande risulta essere ingombrante.

Fortuna vuole che il nostro alloggio non è al centro del divertimento, ma un poco sui colli, se ho ben capito.

Questo mi aiuterà a ricrearmi il mio microclima senza troppi trambusti.

E poi, schiena permettendo, abbiamo in previsione passeggiate ed escursioni, oltre al bivacco in spiaggia

Vorrei scrivere di queste ultime due serate all'insegna degli amici e della goliardia, ma rimando ad un altro momento, perchè le valigie attendono di essere ultimate.

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