DA DONNA A DONNA…GRAZIE ANNA
DA DONNA A DONNA…GRAZIE ANNA
Non amo
cavalcare l’onda della cronaca e accodarmi a saluti o ringraziamenti di
circostanza a personaggi più o meno celebri, ma nel caso di Anna Marchesini
sento il dovere di fare uno strappo.
Da donna
a donna mi sento di rivolgere un sincero grazie ad una grande donna prima
ancora che ad una grande artista.
Credo
che solo una grande donna possa essere capace, in un mondo tutto dedito al
culto dell’immagine, di rinunciare alla bellezza, anzi, di rendersi volutamente
brutta in nome dell’arte.
E’
quello che ha fatto Anna Marchesini nel mettere in scena i suoi personaggi,
così veri e per questo tanto amati dal pubblico.
Da “E’
che siccome che so’ un po’ cecata” alla “Sessuologa” alla indimenticabile Monaca
di Monza.
Dopo
Franca Valeri, solo lei è stata in grado di raccontare in modo intelligente e
ironico un pezzo del nostro tempo: le manie, i vezzi, le debolezze, le
velleità.
Mai
volgare, neppure quando alludeva, mai banale, nemmeno quando strappava la
risata.
Raggiunto
il successo col comico trio Marchesini Solenghi Lopez, non ha rinunciato a
rimettere in discussione la propria carriera buttandosi nel teatro di prosa
impegnato.
La
sua sete di espressione l’ha poi portata anche a scrivere.
Poliedrica
e instancabile ha regalato se stessa al pubblico fino a quando la malattia le
ha permesso di avere una gestione, seppure minima, del corpo.
Non ho
mai letto nessuno dei tre romanzi che ha pubblicato. Snobberia? Non so, forse
la trita e ritrita convinzione che tanto c’è tempo.
Mi
riprometto di rimediare al più presto a questa lacuna.
Cara
Anna, davvero grazie per aver insegnato a noi donne il valore della bellezza
mutuata dall’intelligenza, quella bellezza che neppure una malattia tanto
spietata come la tua è riuscita a strappare.
Grazie
per averci insegnato quanto è bello saper ridere di se stessi condividendo la
nostra risata con gli altri.
E
qui chiudo, perché lungi da me il voler scivolare nel patetico.
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