Franca Valeri
LA VACANZA DEI SUPERSTITI
Poche
righe, meglio per voi, per questo
romanzo, che, a dire il vero, non mi ha entusiasmato.
E’
errato definirlo un romanzo, perché romanzo non è, è, piuttosto, una sorta di
diario ragionato, in cui vengo analizzati e sviscerati alcuni temi cari all’autrice.
Franca
Valeri, un’icona del teatro italiano, immagine e simbolo di un’ironia pungente
e mai volgare che si è ormai persa.
I
suoi personaggi hanno raccontato, come quelli del grande Alberto Sordi, vizi e
virtù di un’Italia che, dalle macerie dell’ultima guerra, si è dovuta
reinventare e trasformare da rurale ad industriale.
Celebre
la signorina Cecioni con le sue strampalate telefonate.
Come
Adriana Asti, milanese come lei e grande amica, ha fatto delle scene la sua
vita, la sua ragione d’esistere.
Premessa
a parte, veniamo al libro in questione: si legge. A sprazzi sa offrire anche
occasioni di riflessione e qualche risata, ma, nel complesso, mi aspettavo di
più.
Si
tratta di un centinaio di pagine che volano via in poco meno di un pomeriggio,
scorrevoli e piacevoli, ma, forse proprio per quello che la Valeri ha
rappresentato per l’Italia, manca quel piglio ironico, talvolta sarcastico, con cui la grande attrice ci ha raccontato la
parabola del nostro Paese.
Anche
il prezzo non è proprio convenientissimo: 16,50 Euro.
Che
dire… si vive anche senza, ma se ve lo prestano, perché no.
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